Lodovico Alberti
Persona
compositore
Cavarzere, Venezia / , Santa Margherita Ligure, Genova
Biografia
Compositore e critico musicale. Nato a Cavarzere (Padova) nel 1857, conseguì giovanissimo la laurea in giurisprudenza. Benché avesse superato l'età consentita dai regolamenti, grazie all'interessamento di G. Verdi, ottenne poi l'ammissione al conservatorio di musica di Milano, dove compì gli studi di composizione sotto la guida di M. Saladino e di A. Ponchielli. A trent 'anni iniziava, sulle pagine della Gazzetta musicale di Milano,l'attività di critico musicale, che proseguiva anche su altre riviste e sui quotidiani milanesi. Tra i suoi scritti principali si ricordano un saggio sul Melodramma italiano tra il 1816 ed il 1870 (in cui si additava, come via maestra del melodramma italiano, la strada segnata da G. Verdi nelle ultime opere) ed uno su G. Bizet, apparsi nella citata Gazzetta rispettivamente il 20 marzo e il 10 aprile del 1887; uno studio sui Maestri cantori di Norimberga di R. Wagner; una monografia, edita da Ricordi nel 1889, sull'Organo nelle sue attinenze colla musica sacra (Appunti di storia organaria). Notevole interesse suscitò anche un progetto di riforma della istruzione musicale, che egli pubblicò sulle pagine della Gazzetta milanese (agosto 1888), progetto encomiato dal ministero della Pubblica Istruzione e tradotto e commentato da F. A. Gevaert e da E. Reyer su L'Art musicale e sui Débats. Solo più tardi l'A. iniziò l'attività creatrice; essa richiamò su di lui l'attenzione dei competenti quando (4 marzo 1899) il teatro Regio di Torino mise in scena la sua prima opera, Violante (su libretto dell'A. stesso). Ripresa nella successiva estate alla Fenice di Venezia, sembrò che Violante dovesse poi venire eseguita all'Hoftheater di Vienna, dove G. Mahler ne aveva già iniziate le prove; ma la sopravvenuta tensione politica con l'Italia ne fece rinviare sine die la rappresentazione. A quest'opera -- intorno alla quale furono scritti giudizi contrastanti, a causa soprattutto degli strani squilibrî che si rilevavano tra il libretto e la musica -- l'A., ritiratosi a vivere a Santa Margherita Ligure, fece seguire altre: Lea o Il Gran Trek boero, tragedia eroica; Marko Kralievic,epopea serba; La Gorgona,composta, per incarico dell'editore Sonzogno, sul testo di Sem Benelli. Nessuna di esse fu mai rappresentata; solo della Gorgona fu pubblicato lo spartito. L'A. si spense a Santa Margherita Ligure il 6 apr. 1939.
Bibl.: A. Galli, L. Alberti in Il Teatro illustrato,Milano, XI (1891); L. De Santis, Il Maestro L. A., in Musica, Roma, XVI (1922), n. 19-20, p. 2; C. Schmidl, Diz. universale dei musicisti,I, p. 28; Encicl. dello Spettacolo, I, col. 239.
fonte: treccani.it