Varischi & Artico
Ente
fotografo
Milano, Corso Vittorio Emanuele 26
Milano, Corso Vittorio Emanuele 22
Fot.Cav.G.Artico Milano
Cav.Giovanni Artico
Varischi Artico & C.
Varischi.Artico & C° suc. L.Ricci
Fondato nel 1900, la data precisa di fondazione è il 2 giugno 1900, da Arturo Varischi (Cassano d’Adda, 1864 – Cittiglio, Varese, 1923) e da Giovanni Artico (Vittorio-Veneto 1868 – Milano 1930), in società con il commerciante milanese di articoli fotografici Angelo Pettazzi, questo studio di fotografia aveva rilevato l’attività e il laboratorio di Leone Ricci, di cui Varischi e Artico erano stati allievi. Lo studio acquistò larghissimo credito tra i protagonisti dell’ambiente musicale, teatrale e letterario milanese gravitante intorno al Teatro alla Scala e agli scrittori e artisti legati a Milano alla Scapigliatura e al circolo culturale denominato Famiglia Artistica. Nel corso dei primi decenni del secolo la produzione e la committenza della ditta Varischi e Artico si estesero anche ai protagonisti del mondo politico milanese e ai vertici della Curia ambrosiana e vaticana.
Tra i soggetti figurano Tina Di Lorenzo, Cleofonte Campanini, Francesco Pastonchi, Jules Massenet, Flavio Andò, Renato Simoni, Gerolamo Rovetta, Ruggero Leoncavallo, Giovanni Verga, Giannino Antona Traversi. Tra le testimonianze del decennio 1910-1920, le fotografie di Luigi Luzzatti, più volte ministro del Tesoro, Luigi Mancinelli, direttore d’orchestra e di alcuni prelati, tra cui papa Benedetto XV. La qualità del lavoro svolto per i vertici della Chiesa Cattolica fece sì che Papa Pio XI, di cui rimane un ritratto del 1922, conferisse a Giovanni Artico il titolo di fotografo pontificio nel dicembre dell’anno successivo.
L’attività dello studio cessa ufficialmente nel 1933.
Biografia
Indirizzo: Milano, Corso Vittorio Emanuele, 22, successori L. Ricci
Fondato nel 1900 da Arturo Varisco (Cassano d’Adda, 1864 – Cittiglio, Varese, 1923) e da Giovanni Artico (Vittorio-Veneto 1868 – Milano 1930), in società con il commerciante milanese di articoli fotografici Angelo Pettazzi, questo studio di fotografia aveva rilevato l’attività e il laboratorio di Leone Ricci, un pioniere della fotografia milanese di cui Varischi e Artico erano stati allievi e anche gli eredi per quanto concerne il ritratto artistico in studio, genere fotografico allora come oggi richiestissimo. In particolare, lo studio di cui parliamo acquistò larghissimo credito tra i protagonisti dell’ambiente musicale, teatrale e letterario milanese gravitante intorno al Teatro alla Scala, alle edizioni musicali Ricordi, alle numerose sale di prosa cittadine, nonché alle cerchie di scrittori e artisti legati a Milano alla Scapigliatura e al circolo culturale denominato Famiglia Artistica. Ma nel corso dei primi decenni del secolo la produzione e la committenza della ditta Varischi e Artico si estesero a trecentosessanta gradi anche ai protagonisti del mondo politico milanese e ai vertici della Curia ambrosiana e vaticana, tanto che nel 1923 Giovanni Artico fu insignito del titolo di “fotografo pontificio”.
La consacrazione dello studio Varischi & Artico risaliva però al 1906, a quell’annus mirabilis contrassegnato dall’evento mondiale dell’Esposizione internazionale del Sempione. Anche per la fotografia italiana quella manifestazione aveva costituito una mobilitazione e un’opportunità di confronto senza uguali. Basti dire che aveva dato per la prima volta ai fotografi milanesi e italiani la possibilità di prendere ufficialmente parte a una mostra internazionale, organizzata nel padiglione delle Mostre temporanee e che vedeva concorrere i maggiori paesi europei: non solo la Francia, ma anche la Svizzera, il Belgio, la Gran Bretagna, la Germania, la Russia e l’Olanda. Nella sezione dedicata alla fotografia artistica, la serie di ritratti esposti dallo studio Varischi e Artico aveva ottenuto il primo premio, ossia un Grand Prix, al pari di Léon Gaumont, di Paul Nadar e dello studio milanese Alfieri & Lacroix
[...]
La produzione dello studio Varischi & Artico era fino a oggi attestata grazie a cinque raccolte di fotografie, tutte stampe positive. Allo stato attuale della documentazione, non esiste invece traccia delle lastre. Si ritiene che fino agli anni Trenta esse fossero conservate presso lo studio di corso Vittorio Emanuele, che nel 1933, dopo la scomparsa di Giovanni Artico, fu ceduto insieme all’archivio commerciale al fotografo Rodolfo Paganini. È dunque plausibile che l’insieme delle lastre sia andato perduto dieci anni più tardi, nella distruzione dello studio nel corso dei bombardamenti aerei alleati del 1943.
fonte: milanocittàdellescienze.it
Fot.Cav.G.Artico Milano
Cav.Giovanni Artico
VARISCHI ARTICO e C.
DATI SULL'ATTIVITÀ
luogo e data di inizio attività: Milano - 02/06/1900
data di fine attività: 1933
NOTIZIE STORICO/BIOGRAFICHE
Varischi Artico e C. Studio e laboratorio fotografico attivo a Milano dal 2 giugno 1900, fondato da Giovanni Artico, Arturo Varischi e Angelo Pettazzi sotto la ragione sociale "Varischi Artico e C.", con sede in corso Vittorio Emanuele n.22. Cessò l'attività nel 1933. Lo studio riprese l'attività nel 1946 con Carlo Artico, figlio di Giovanni. (fonte: Silvia Paoli, Lo studio e laboratorio Artico, in AFT Rivista di storia e fotografia, n. 24, a. XII, dicembre 1996, pp. 52-65; http://rivista.aft.it/aftriv/controller.jsp?action=rivista_browse&rivista_id=17&rivista_pagina=52#pag_52)
fonte: fotografieincomune.comune.milano.it