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Lettera di Renzo Valcarenghi a Giacomo Puccini

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Milano


Trascrizione    
Milano 3 Dicembre 1922 Preg. Sig. M°. Giacomo Puccini TORRE DEL LAGO Caro Giacomo, In seguito alla gradita tua cartolina ho subito fatto scrivere ala Carelli che - visto che non si poteva fare diversamente - accettavi la direzione del Santini per Fanciulla: io sono sicuro che non avrai a pentirtene e che il successo sarà pieno ed intero per la tua opera perché, ripeto Santini ha della doti che forse a te non sono note appieno. Per quanto concerne Budapest non ho nessuna notizia finora dell'andata in scena o meno del tuo Trittico. Clausetti è sul posto da una decina di giorni ma avendo trovato che lo spettacolo non era ancora "maturo" lo ha fatto rimandare di qualche giorno per poter fare altre prove d'insieme cogli artisti e l'orchestra. Può darsi che ieri, o ritengo al più tardi domani, vi sia stata o vi sia la prima: attendo ansiosamente notizie che non dubito saranno di lietissimo successo. Anche de Morsier aveva scritto alla Casa le notizie che poi mi furono confermate a voce da Guido: la Casa ha dato disposizioni perché Schicchi sia ritirato non appena Marcoux avrà terminato il suo impegno non desiderando noi che il tuo lavoro sia dato con un insieme artistico scadente come inevitabilmente avverrebbe coll'andar del tempo. E il 1° atto della Turandot?.... Ti abbraccio affettuosamente e sono il tuo devot. Renzo Valcarenghi
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