Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Gino Cantù a Giacomo Puccini
Opéra Comique
Milano
Cantù Gino (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Ricordi Tito II (soggetto menzionato)
Clausetti Carlo (soggetto menzionato)
Ricordi (soggetto menzionato)
Trascrizione
22 Luglio 916
Illustre Maestro,
La pregiatissima Sua d'ieri mi trova ancora al lavoro, forse per poche ore.
Il Prof. Nastrucci di Piacenza si è convinto che la sua idea di far rappresentare la Bohème da bambini era molto infelice, e vi ha rinunciato: la questio è quindi felicemente risolta.
La Casa però non avrebbe dato il permesso neppure quando il Nastrucci aveva potuto offrire un'esecuzione al di là del concepibile, e ciò per non avere un precedente pericoloso.
Come possiamo immaginare, anche sotto l'egida della Beneficenza, una serie di Bohème con bambini, cui avrebbero logicamente dovuto seguire Tosca e Madama Butterfly? La Beneficenza avrebbe forse avuto un guadagno, ma indubbiamente la sua musica avrebbe perduto. Ed allora?
Il Comm. Tito sarà di ritorno a Milano martedì o mercoledì della settimana ventura: so che L'ha informata dei rinnovati trionfi di Madama Butterfly all'Opéra Comique.
Anche Clausetti sarà quì a giorni.
Voglia gradire, egregio Maestro, i miei ossequi più profondi
Suo devmo
GCantù
All'Illmo Sigr
M° Comm. Giacomo Puccini
Torre del Lago