Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giacomo Puccini a Carlo Clausetti
01 Novembre 1921
Tabarro, Il, Gianni Schicchi, Suor Angelica
Teatro alla Scala
s.l.
Puccini Giacomo (mittente)
Clausetti Carlo (destinatario)
Forzano Giovacchino (soggetto menzionato)
Adami Giuseppe (soggetto menzionato)
Carena Maria (soggetto menzionato)
Trascrizione
1 Nov 1921
Caro Claudio
Ti scrivo dal letto. Arrivato a Bologna mi vi misi e oggi ho 37.6 ma credo, spero che non sia niente di grave.
Alla 2° - angelica[r] grande successo 12 chiamate non a me che ero all’hotel perché non stavo bene – mi dissero che durò 1.15 (ora)- Anche tabarro[r] vuoto e fiacco schicchi[r] tutta prima parte trascinata – quel tenore è così poco! Basta di questo – Ho scritto a Scandiani[r] che pensi ad un’altra Giorgetta – La Carena[r] mi disse che non poteva dare nel tabarro per farsi valere in angelica – questo io sentii - e trovo che Ella ha ragione – Occorre una donna con voce vibrante non una virago – e non deve esser difficile trovarla.
Ti prego far avere subito al mo Bettinelli[r] uno spartito di trittico – via U. Foscolo 5 (mi pare) Forzano[r] scriverà o a te o a Scandiani a proposito degli artisti per il trittico alla scala[r] – Non sto a dirti cio che dirà ma approvo.
Adami[r] cosa disse per la scena nuova Tabarro? Non dimenticare Trittico al m° Bettinelli – Grazie
E aff saluti
da
G Puccini