Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giacomo Puccini a Carlo Clausetti
21 Gennaio 1918
Gianni Schicchi, Tabarro, Il, Suor Angelica
Viareggio
Puccini Giacomo (mittente)
Clausetti Carlo (destinatario)
Forzano Giovacchino (soggetto menzionato)
Adami Giuseppe (soggetto menzionato)
Ricordi Tito II (soggetto menzionato)
Trascrizione
Caro Karolo - rieccomi a Viareggio[r] infreddato marcio daopo la tramontana di Roma[r] dove l'uccello andò benone e mi rifece gli orecchi della strazio di Popò a milano[r] - che popò di cane! riprendo Schicchi[r] - Forz[r]: è ritornato a Firenze[r] e pare non andrà lungi col servizio sedentario. l'Adami[r]? Tito[r] che fa di bello? a Roma non parlai che evasivamente di Tab[r]: e S.An[r]: - E tu che armeggi? Fai l'indiano coi balli? E le bozze di S. An: quando? Tanti saluti a te Tito e a tutte della nobil casa.
aff: G Puccini