Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giacomo Puccini a Giulio Ricordi
-
Pescia
Puccini Giacomo (mittente)
Clausetti Carlo (soggetto menzionato)
Puccini Bonturi Elvira (soggetto menzionato)
Ricordi Giulio (destinatario)
Mugnone Leopoldo (soggetto menzionato)
Carignani Carlo (soggetto menzionato)
Trascrizione
Con Elvira [r]ma ormai il dado era tratto - tengo a dirle questo perché non si creda che sia cagion mia l'avvenuto -
Clausetti [r]mi ha scritto che ha promesso al Mattino un'articolo per Boheme[r] e vuole altri particolari qualche altra notizia e magari qualche verso del libro
mi dica cosa devo fare
Clausetti è l'ottimo elemento fin de siecle necessario in questo momento dove Barnum è imperante - Credo che dandogli i versi di Musetta quando men vo soletta per la via
non sia gran male, son cosi graziosi!
Mi scriva subito cosa devo fare -
Pensi ai cantanti
Torino[r] (leggo sarà la prima città) non ne sono troppo contento, primo perché il teatro è sordo 2° non bis in idem 3° il direttore[r] è un'omaccio 4° troppo vicino ai botoli milanesi che mi fotteranno sicuramente. Napoli[r], Roma[r] devono esser le prime - Mugnone[r] mi scrive che lo trattano per Palermo[r] -
cerchi di farlo scritturare dove si darà Boheme[r] è il direttore più artista di tutti, sarà canaglia ma ha anima, cosa che manca a tutti gli altri compresi i Vanzi[r] dei miei costanzi[r] -
Non son niente contento che per la Ia volta si dia a Torino proprio nulla! -
Basta tantissime cose da tutti noi e mi creda suo aff
GPuccini
Carignani[r] dice che nel 2° atto bisogna incidere il tamburo su una riga sola oppure mettere il b ogni battuta. Opp: mettere in chiave 2 bemolli cosa niente!!
decida lei