Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giacomo Puccini a Giulio Ricordi
01 Ottobre 1895 - 31 Ottobre 1895
Bohème, La
Pescia
Puccini Giacomo (mittente)
Clausetti Carlo (soggetto menzionato)
Puccini Bonturi Elvira (soggetto menzionato)
Ricordi Giulio (destinatario)
Mugnone Leopoldo (soggetto menzionato)
Carignani Carlo (soggetto menzionato)
Trascrizione
Con Elvira [r]ma ormai il dado era tratto - tengo a dirle questo perché non si creda che sia cagion mia l'avvenuto -
Clausetti [r]mi ha scritto che ha promesso al Mattino un'articolo per Boheme[r] e vuole altri particolari qualche altra notizia e magari qualche verso del libro
mi dica cosa devo fare
Clausetti è l'ottimo elemento fin de siecle necessario in questo momento dove Barnum è imperante - Credo che dandogli i versi di Musetta quando men vo soletta per la via
non sia gran male, son cosi graziosi!
Mi scriva subito cosa devo fare -
Pensi ai cantanti
Torino[r] (leggo sarà la prima città) non ne sono troppo contento, primo perché il teatro è sordo 2° non bis in idem 3° il direttore[r] è un'omaccio 4° troppo vicino ai botoli milanesi che mi fotteranno sicuramente. Napoli[r], Roma[r] devono esser le prime - Mugnone[r] mi scrive che lo trattano per Palermo[r] -
cerchi di farlo scritturare dove si darà Boheme[r] è il direttore più artista di tutti, sarà canaglia ma ha anima, cosa che manca a tutti gli altri compresi i Vanzi[r] dei miei costanzi[r] -
Non son niente contento che per la Ia volta si dia a Torino proprio nulla! -
Basta tantissime cose da tutti noi e mi creda suo aff
GPuccini
Carignani[r] dice che nel 2° atto bisogna incidere il tamburo su una riga sola oppure mettere il b ogni battuta. Opp: mettere in chiave 2 bemolli cosa niente!!
decida lei