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Lettera di Giacomo Puccini a Eugenio Checchi

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Venezia


Trascrizione    

Caro Tom 

Con immenso piacere abbia veduto ancora una volta il mio caro e simpatico Checchi  prendere le difese del povero maestrucolo di Torre del Lago non te lo posso esprimere in abbastanza affettuose e grate parole. Pare impossibile che sia così poco fortunato… all’estero! 

Ho scritto subito a Clarelia pregandola di una rettifica. In mezzo però all’amarezza del cambiamento di nome mi è tornato gradito all’intimo mio essere la notizia della buona impressione prodotta nell’animo del direttore della Comedie Française della mia Bohème. Per un Italiano il sentirsi prendere in considerazione in Francia è tanto raro e difficile!! 

Almeno se accetteranno la Bohème di Leoncavallo a Parigi spero che il suo autore mi darà qualche percentuale. Diavolo! 

A settembre a Vienna dirigerò io per la Ia volta. Sono stufo vedermi rovinare la mia povera musica all’estero come già fatto fino ad ora! 

A Londra andrà in scena a metà di settembre o alla fine di ottobre. Tosca bolle e mi par che la cottura proceda bene assai. 

Con i saluti più affettuosi e più sinceri mi dico tuo sempre aff° amico 

 

Il I° agosto comincia la caccia!!! 

 

Giacomo Puccini

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