Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Tito II Ricordi a Giacomo Puccini
Milano
Ricordi Tito II (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Cantù Gino (soggetto menzionato)
Banca d'Italia (soggetto menzionato)
Trascrizione
68
p.107-108
CLET001781
18.III.1915
Caro Giacomo[r],
Dalla tua lettera del giorno 16[r] mi pare di capire che molto probabilmente acquisteremo gli "Zoccoletti[r]" per non più di 5/m lire – il che si accorderebbe con quanto avevo divisato.
In altri momenti e senza dei fortissimi impegni imprescindibili che scadono proprio alla fine di questo mese ben volentieri ti avrei fatto versare la somma che mi richiedi in conto del semestre in corso; ma purtroppo, rifatti ancora stamane i conteggi del nostro disponibile, mi vedo nella necessità di non poterti favorire.
Se possiedi rendita, buoni del Tesoro italiano o titoli garantiti dallo Stato (obbligazioni ferroviarie, opere di risanamento, ecc.) non hai necessità di alienarli – la Banca d'Italia[r] fa sovvenzioni su tali titoli con uno scarto del 10% 20% e al tasso del 10% – quindi se possiedi per 35/m o 40/m lire di tali valori, con lieve sacrificio da parte tua poiché in luglio potrai estinguere tale debito, in pochi giorni puoi avere le 25/m lire dalla Banca d'Italia. Se non mi sono fatto ben comprendere chiedi schiarimenti al Cantù[r] che conosce tal genere di operazione.
Nel caso più sfavorevole che tu non possedessi titoli sui quali la Banca d'Italia fa sovvenzioni, potresti ricorrere a Vienna[r] – se non mi sbaglio quei signori ti hanno già offerto di versarti anche la totalità della somma che ancora ti è dovuta – e siccome, volta e rivolta, tu da quel contratto[r] non hai modo di liberarti così io mi permetto di consigliarti di approfittare di tale speciale condizione per avere la somma che ti occorre.
Sono molto spiacente di non potere, malgrado tutto il mio buon volere, favorirti in questi momenti aihmé! sempre più difficili e tenebrosi – e tu ne capirai certamente le ragioni.
Col migliore augurio per la risoluzione felice dell'incidente delittuoso che volevasi perpetrare ai nostri danni, credimi sempre
il tuo aff°
Tito Ricordi
M° Giacomo Puccini
Torre del Lago
(per espresso)