Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Luigi Illica a Giacomo Puccini
s.l.
Illica Luigi (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Trascrizione
[Senza data]
Caro Giacomo,
mai ho parlato di collaboratori, quindi tu...sogni-diciamo così.
La collaborazione col Giacosa venne dal fatto che io fui chiamato a collaborare dal Giacosa stesso
il quale – come da sua lettera che tengo-non era dell'avviso di cavare un'opera musicale da Bohème.
Il 1° atto di M.A. - anzi dell'Austriaca – è stato ridotto così dietro tue indicazioni, quasi perfino sotto tua dettatura, e prima durante la tela, e dopo ad atto completo col quale Tito e io siamo venuti a Torre, e conservo il copione colle note fattevi colla tua penna stilografica.
Quindi quanto ora scrivi è “fatto nuovo” per usare frase Dreyfusiana e per non dir peggio.
Ma poiché nessun contratto ci lega noi siamo perfettamente liberi; e così rimarremo optime. Ché, se volessi essere impertinente, potrei, e forse con più verità e migliore giustizia, risponderti consigliandoti di prender tu un buon musicista per collaboratore.
tuo
Illica