
Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giulio Ricordi a Giacomo Puccini
Milano
Ricordi Giulio (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Giacosa Giuseppe (soggetto menzionato)
Illica Luigi (soggetto menzionato)
Trascrizione
Milano 19 luglio 94.
Carissimo Puccini.
Faccio seguito all'ultima mia, dopo aver avuto un lungo colloquio con Illica - e le scrivo ..... molto sbalordito, avendo trovato Illica irritatissimo con Lei!!!.... e quasi, quasi deciso a non volerne saper più della Bohème per la quale se lamenta d'aver perduto tanto lavoro e tanto tempo, senza frutto alcuno, vedendosi preso, lasciato, ripreso, messo da parte, come un cane. Infine, è inutile ch'io mi dilunghi: la conclusione è che ho ottenuto da Illica ch'egli si metta subito al quartiere latino = e vuole ch'io Le scriva (ecco perché lo faccia) che si mette al lavoro per solo mio riguardo!!. Ambasciator non porta pena. Quanto al 2° Atto, dice inutile scartabellare i lavori indicati, sortendo dal seminato: trova ottima la barriera (ed io divido questo parere), rimessa com'era prima: su questa, nel caso del lavoro, si vedrà cosa sarà utile di fare, tagliare, modificare: quindi porrà mano anche al 3° Atto. Scrivo subito a Giacosa, per farmi mandare l'Atto 2°- Intanto, in mezzo a tutto questo trambusto, a questa tempesta, non veggo che un raggio di sole consolatore: ed è l'assicurazione ch'Ella lavora a tutta lena e bene: avanti dunque! Mi rammento il bellissimo attacco anche del Quartiere Latino! Ah! Doge, Doge!!..quanto, quanto tempo perduto!!. Una cordiale stretta di mano dal
suo Aff
Giulio Ricordi