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Lettera di Guido Valcarenghi a Giacomo Puccini

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Teatro Augusteo

Milano


Trascrizione    
Milano 30 Novembre 1922 Preg. Sig. M°. Giacomo Puccini FOGLIANO presso CISTERNA DI ROMA Caro Giacomo, Occupatissimo in questi giorno rispondo soltanto oggi alla gradita tua del 22 corr. avendo nel frattempo scritto tanto a Giacompol quanto alla Carelli riguardo al M° Santini. Dalle notizie che ho potuto raccogliere ovunque - e da quelle mandatemi da Guido tanto da Buenos-Aires come da Rio - risulta che il Santini si è fatto non poco onore in America dove ha avuto il plauso e del pubblico e della stampa, unanime nel riconoscergli le doti di un eccezionale direttore d'orchestra cui si schiude un brillante avvenire. Egli poi ha diretto qui in Italia la Francesca con tale perizia e senso d'arte, che veramente è pari - certo non inferiore - all'amico Gui. Il quale come sai, per l'epoca in cui dovrebbe andare in scena la Fanciulla è impegnato con l'Augusteo: impossibile quindi averlo. Ma credi, caro Giacomo, non insisterei se non avessi la convinzione che la tua opera avrà, per cura del Santini, una esecuzione di primissimo ordine, e spero che non vorrai, con un ingiustificato veto, creare imbarazzi al pieno successo della tua opera e che non considera punto il Santini come un "sostituto". Attendo una tua buonaparola [sic] al più presto e, con l'augurio di un fortunato soggiorno costà, ti stringo cordialmente la mano. Tuo aff. e devot. Renzo Valcarenghi
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