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Lettera di Renzo Valcarenghi a Giacomo Puccini

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Teatro alla Scala

Milano


Trascrizione    
Milano 6 Novembre 1922 RACCOMANDATA Illm°. Sig/Grand'Uff. M°. Giacomo Puccini Via Buonarroti VIAREGGIO Caro Giacomo, Rispondo alla gradita tua del 29 u.s. Qui unito ti rimetto la somma complessiva di it.L. 75.000 e cioè: L. 50.000 in uno chèque sulla Banca d'Italia N° 21926 quale prima rata pagabile per la Turandot alla firma del contratto relativo e L. 25.000 in un Buono Banca d'Italia N°. 21927 in rimborso di uguale somma da te sborsata per il libretto a favore dei Sigg. Adami e Simoni. Ti prego, per regolarità amministrativa, di volermi ritornare, firmata, l'unita ricevuta. E puoi immaginare con quale ansia io stia ora in attesa del 1° atto della Turandot di cui mi annunci non lontano l'invio. Ti assicuro che alla Città morta del bravo M° Korngold la Casa si è molto interessata e ne ha anzi preso la rappresentanza per l'Italia, senonchè, coi tempi che corrono, e specialmente per quest'anno, è stato impossibile collocare l'opera. Ci vuole un po' di pazienza e spesso questi "giovani" ne hanno un po' poca. Sta tranquillo: per quanto concerne la Manon alla Scala tutte le correzioni sono state apportate alla partitura come da tuo desiderio e lo stesso dicasi per le 16 battute della Fanciulla per Roma. Per la riduzione di Turandot - se non hai altri in vista - ti proporremmo il M°. Calusio che si è fatto molto onore con la riduzione della Giulietta e con quella del Belfagor. In attesa ed al piacere di tue gradite notizie abbiti un cordiale abbraccio dal tuo affm°. Renzo Valcarenghi
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