Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Tito II Ricordi a Giacomo Puccini
Teatro Costanzi Teatro Colón (nuovo)
Milano
Ricordi Tito II (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Carelli Emma (soggetto menzionato)
Mocchi Walter (soggetto menzionato)
Rota Vittorio (soggetto menzionato)
Forzano Giovacchino (soggetto menzionato)
Trascrizione
25.II.18
Caro Giacomo,
Per posta raccomandata a parte ti mando le fotografie delle tre scene di Rota che mi sembrano riuscitissime e tali da soddisfare a tutte le esigenze della musica e della messa in scena; questo risulta assai meglio dalle piante - che per ora non ti posso mandare perché stanno riproducendole - dove sono indicate esattamente le posizioni dei principali, delle tele e dei fondali: così a modo d'esempio nella pianta di "Suor Angelica" resulta che il principale colla grande volta a sghembo è posto subito dietro al velario, di modo che il giardinetto del chiostro, come tu desideravi, è in primissimo piano.
A Roma - dove speravo vederti se mai tu fossi andato a Napoli - ho visto i coniugi Carelli - Mocchi i quali sono tornati all'assalto per l'esecuzione di "Tabarro" e "Suor Angelica" al Costanzi e al Colon. Ho risposto che sono d'accordo con te perché si diano i tre atti uniti - che se ho 45 giorni di tempo dalla consegna del= mate =la partitura "Gianni Schicchi" posso preparare il materiale - che per gli esecutori e direttore d'orchestra per Roma e per l'America del Sud si mettano d'accordo con te. Mocchi deve averti telegrafato a questo proposito; fammi sapere cosa avrai deciso. Intanto, per guadagnar tempo per la copiatura del materiale e per la riduzione di canto e piano, ti pregherei di spedirmi, di volta in volta che gli avrai pronti, i fascicoli di partitura dello "Schicchi".
Mi spiacque di non potermi fermare a Viareggio, al ritorno da Roma - ma prima di tutto ero atteso a Milano per una seduta del mio Consiglio; eppoi ti confesso che quella fermata a Viareggio colla prospettiva di viaggiare poi sino a Milano in uno scompartimento pieno, e forse di dovermene stare in piedi, non mi sorrideva affatto, malgrado il grande desiderio che ho di udire lo "Schicchi".
E così niente "Trittico" - e allora che titolo si mette? i tre sono troppo lunghi e non vorrei potessero indicare che si possono rappresentare separati. Che cosa proponi?
Buon lavoro e buon soggiorno a Viareggio- Mi auguro però quando avrai finito di vederti per un poco fra noi milanesi. Intanto credimi
il tuo affo
Tito Ricordi
che ne è di Forzano?