Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giulio Ricordi a Giacomo Puccini
16 Ottobre 1911
Milano
Ricordi Giulio (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Trascrizione
16 Ottobre 1911
Mio carissimo Puccini.
Ho letto, riletto, ririletto il libretto (quanta richezza di rima) da Lei mandatomi e dopo questo pò, pò di coscienziosa pazienza mi sono detto: "ma è possibile che Puccini abbia fermato attenzione su di un soggetto ciencioso, nauseante, ripugnante?....Su di un soggetto che potrà far sgranare gli occhi a spettatori nordici, ma che a spettatori di "gentil sangue latino" rivolterà l'animo ed il cuore?... Non sono già bastanti le miserie reali della vita, senza obbligarci a trangugiare un lavoro tutto basato da cima a fondo sull'agonia di una infelicissima fanciulla, straziandoci per tutta una serata?... Non parliamo delle apparizioni conseguenze dell'allucinazioni agoniche! (allegrìa). Potranno riescire più o meno .... ma non saranno prese sul serio .... senza dire che il far cantare parecchi fantasmi è .... una Girolomata!.... E poi quella protagonista che dovrà cantare ed agire quasi tutta la propria parte in letto?... alla larga.
Non dico che qualche momento di commozione non si esplichi quà e là, ma nel complesso il prolungarsi di una situazione di angoscia, non riesce ad altro che a stomacare quanti hanno un animo un pò sensibile.
Concludo: ma ho avuto una impressione cotanto triste, come provai dalla lettura di codesto libretto comatoso!-
Ma, caro Puccini, Ella aveva ben altre idee! ... parlava di voler cercare un argomento semplice, pieno d'affetto, trascinante a simpatiche emozioni!... ed io ne gioivo, perché è proprio questo il momento nel quale i pubblici desiderano una sosta, dirò così, amorosa, fosse pure drammatica!!-
Difficile a trovarsi? .... Certo .... ma impossibile no, altrimenti si finirà col chiudere i teatri.
Ma .... vade retro Satana! Vade retro da queste scene di luridume, di cenci, di brutali percosse Ah! no! ah! no! perdìo: fuori adesso il Puccini della Manon, dell'ultimo atto Bohème, del Vissi d'Arte, della Butterfly!! ... cantare ai cuori, intenerire, far lagrima[re] dolcemente - Quì si parrà la tua nobilitate o Doge carissimo
affmo
Giulio Ricordi