Contenuto / Corrispondenza

Lettera di Giulio Ricordi a Giacomo Puccini

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  • italiano

Milano


Trascrizione    

14/7.1910

O Doge inverecondo,

non più degno del trono

ma che!.... dire di bono

d'agosto sulla fin?....

come si può trascrivere

quei tali geroglifici

rendendoli leggibili

e poscia riducibili?...

Le parti estrarre subito,

la partitura incidere,

e così, orchestra aggiungervi,

il canto aver prontissimo,

spedir tutto in America

onde le prove iniziansi

perché pel tempo debito

sia pronta tutta l'opera

per quel tal trionfissimo

che ognuno Lo desidera??!!

Ma.... Doge infame... lurido

ci vuol mandare arrosto

che per la fin d'agosto

dico senza riguardi:

è tardi, è tardi, è tardi!!!

né sono responsabile

se a noi poscia pervengono

proteste pei ritardi.

Ci pensi dunque e almeno

mandi di quando, in quando

qualche foglione ameno

sgorbiato con quell’arte

che ne fa un coso a parte,

splendido geroglifico

però sempre prolifico

di grande prole magica

degna del Genitor!

E sappia, per sua regola

che tiene pronti i fulmini

quel suo ringhiante botolo

terribile editor! –

                            G.R.

14/7.1910

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