Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giulio Ricordi a Giacomo Puccini
Teatro alla Scala
Milano
Ricordi Giulio (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Zangarini Carlo (soggetto menzionato)
Trascrizione
20 Ott. 1907
Mio carissimo Puccini
Ebbi jeri la sua lettera e stamane il telegramma: risposi subito, ma voglio confermarle quanto sia lieto per le notizie mandatemi. Auguro non un trionfo, ma un trionfone! –
Così pure mi allieta il sapere ch’Ella pensa alla Fanciulla del West!!..
Benissimo. Ho scritto al Zangarini: speriamo che pel di Lei ritorno abbia finito: potrebbe venire a Milano e così leggerci il libretto. Di questo nulla dissi e forse potrebbe scriverglielo Ella stesso, da Vienna! –
Ella ha ancora il coraggio di parlarmi di Tosca e di Scala?... Possibile?. È cosa che mi sorprende e mi addolora: un artista come Lei non deve occuparsi di queste piccinerie e soprattutto Puccini dovrebbe avere se non intiera, una tal quale fiducia nel suo vecchio editore, non solo, ma vero, cosciente amico. Bazzecole!... Ella mi parla nientemeno che di proscrizione!!. andiamo via!... pensi ch’io agisco con piena serenità di coscienza e pel bene suo morale!.... perché, in fin dei conti, che gusto posso avere a rinunciare ad un noleggio d’opera?... Ma c’è qualcosa di meglio dei biglietti da 100 ... .....tanto più quando si può mangiare un panino, gravido magari, senza bisogno di quelli –
Si persuada che è bene anche pei Signori della Scala, i quali invocano a grandi grida San Giacomo!.... quando ci sono costretti.
C’è di meglio assai! – C’è la Fanciulla del West – a questa ogni cura, ogni pensiero.
A rivederci ed intanto un abbraccio affettuoso
Suo
Giulio Ricordi