
Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giulio Ricordi a Giacomo Puccini
Milano
Ricordi Giulio (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Giacosa Giuseppe (soggetto menzionato)
Illica Luigi (soggetto menzionato)
Trascrizione
5 settembre 1901
Caris.mo Puccini
Torre del Lago
Assente da Milano, solo oggi posso rispondere alla carissima sua! – Ciò che prevedevo, si verifica – e cioè, in tempo di vacanze, è impossibile pensare ad una collaborazione efficace, proficua. Giacosa poi – col suo biglietto – è un bagolone! – in quanto che gli dissi chiaramente che non avrei mandato a Puccini il frammento consegnato: quindi lo pregavo insistentemente perché terminasse l’atto. È già cosa poco sensata il mettersi ad una lavoro così importante, senza prima aver studiato tutto il libretto: allora si avranno le unità di idee, ed i coloriti etc. etc.. E se per Bohème e Tosca parecchie poi furono le varianti, tuttavia Ella ebbe il libretto intiero – e non un frammento di 1° Atto…. e poi Zero!
D’altra parte, bisogna aver riguardo anche ad Illica: le altre volte Giacosa leggeva in seduta plenaria i suoi versi – e qualche volta pure, si tornò a tener buoni alcuni dei versi Illicani! – Si può adesso, con tutta disinvoltura, lasciar da parte uno de’ librettisti – e mettersi a musicare…. cosa?
2 scene!!... quella del tenore col ruffiano, e la susseguente col console!! Ma avendo tutto l’Atto, non può forse Ella trovare accenni musicali, da ripetersi poi?.... e valersi di qualche battuta caratteristica al principio dell’opera, ispirata magari dalle ultime scene dell’Atto?....
Io credo ch’Ella – prendendo ancora un po’ di pazienza – mi darà tutta ragione! –
Spero staranno benissimo tutti – e spero che avrò presto il piacere di vederlo, che già mi pare 10 anni che non le stringo la mano. Saluti cordiali a tutti.
Aff.suo Giulio Ricordi