Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Tito II Ricordi a Giacomo Puccini
Teatro alla Scala
Milano
Ricordi Tito II (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Ricordi Giulio (soggetto menzionato)
Gatti Casazza Giulio (soggetto menzionato)
Venturi Aristide (soggetto menzionato)
Puccini Bonturi Elvira (soggetto menzionato)
Gemignani Fosca (soggetto menzionato)
Trascrizione
26 gennaio 1900
Carissimo Giacomo,
Dovrebb'essere il pappà [sic] che ti scrive in vece mia, ma purtroppo da due giorni egli è a letto coll'influenza e rincrudimento dei dolori allo stomaco - speriamo sia cosa passeggera!!
Pappà dunque desidera vivamente che tu venga al più presto a Milano per decidere in via definitiva circa la scelta del tenore e delle seconde parti per la Scala - per parlare con lui delle piccole varianti e dei tagli fatti onde si possa preparare l'edizione definitiva ed incidere partitura e fiati - per scegliere diversi esecutori perché abbiamo parecchie domande di Tosca per quaresima e primavera che tenemmo in sospeso - per andare presto a Torino ché la stagione là va malissimo, temo per colpa del direttore e delle masse che dicono orribili, e la Tosca a Torino deve assolutamente ribadire il chiodo di Roma. Scrivimi una sola riga colla data del tuo arrivo per tranquilizzare [sic] pappà- sono certo che quando conoscerà il giorno in cui ti possa vedere-parlare, ciò sarà la migliore delle medicine pe' suoi mali. Domani darò le disposizioni ai pittori per le scene - terremo la chiesa un po' più vasta in lunghezza, il gabinetto di Scarpia più raccolto e il panorama enorme, come quello della Manon.
Ho avvertito Gatti Casazza che ci vuole un rinforzo al Coro - gli attuali coristi sono 96 - con 20 ragazzi e 25 uomini si avrebbe una massa di 140 voci, a cui cercherò di aggiungere i tramagnini e le ballerine se Venturi riuscirà a istruirli.
Arrivederci, caro Giacomo - saluti alle Signore, onori e regali a te per domani sera.
Tuo aff°
Tito Ricordi