
Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giulio Ricordi a Giacomo Puccini
Milano
Ricordi Giulio (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Giacosa Giuseppe (soggetto menzionato)
Illica Luigi (soggetto menzionato)
Trascrizione
Milano 10 Maggio 99
Puccinone, caris. Doge ed Imperatore!
Ebbi la sua del 26 scorso mese, alla quale non ho potuto rispondere subito. Jeri fu da me Giacosa, e vidi co’ miei occhi il lavoro fatto al 3°, secondo l’intesa con Lei = salvo otto versi, pei quali Giacosa dice occorrere si trovi ancora col Doge, per non fare lavoro inutile.
Dunque, aspettiamo la sua venuta a Milano, per terminare questo 3° Atto – fissare, colla musica alla mano, tutte le indicazioni sceniche da mettersi sulla riduzione – e definire i versi del 1° duetto Tosca – Mario= che già riformai, e misi provvisoriamente sotto alle note, e che poi finirà di limare pel libretto lo stesso Giacosa!
Speriamo dunque bene, quantunque i dubbi ch’Ella mi scrive in merito al compimento dell’opera, mi scoraggino molto!!.... Mi guardo bene dal fare pressione presso di Lei, perché Ella deve lavorare come meglio crede, ed essere soddisfatto di quanto fa! – e se le dico: peccato! perché si perde il momento psicologicamente opportuno, Ella deve tenerne calcolo fino ad un certo punto.
Ma io spero, che cessate le spiacevoli circostanze di famiglia cui accenna, e quindi tornata la cal[ma] l’opera cammini a gran velocità verso la meta desiderata.
Ho ricevuto copia del 2° Atto, fino al terzetto.
Gradirò sapere che tutti stanno finalmente benissimo, ex-malati e sani!
Proprio, proprio desidero rivederla!... stavo[lta] me l’ha fatta: un’assenza annunciata semibre[ve] riuscì breve (ecco il buonsenso dei vocaboli musicali per indicare che è lunga!).
Saluti cordialissimi a tutti, ed in particolare a Lei un [disegnetto]!
Aff.mo Suo
Giulio Ricordi
E matrimonio Illica?...