Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giulio Ricordi a Giacomo Puccini
Ricordi Giulio (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Puccini Bonturi Elvira (soggetto menzionato)
Ricordi Tito II (soggetto menzionato)
Trascrizione
9 Giugno 1897
Caris.° Puccini
Alle mie poche righe d'jeri ha già fatto risposta la sua stessa data e con molto piacere leggo migliori nuove della Siga Elvira, la quale desidero sapere presto completamente ristabilita.
Mi riesce nuovo il Teatro Kroll!!...ma da chi ha udito simile notizia?....
Non ho certo bisogno di giurarle che spiace altrettanto a Lei, quanto a me, le interruzioni alla Tosca: molto, moltissimo me ne spiace!! ma caro Puccinone, bisognava pensarci prima....rinunciare per ora all'estero, come era in principio la mia idea, appunto perchè prevedevo gli alt che sarebbero capitati alla Tosca. Ma ora che, con ingenti sacrifici materiali (e per me anche morali) si è data la spinta alla Bohème, bisogna subirne le conseguenze- e proprio non è il momento di non pagare di persona.
Tutti i ragionamenti ch'Ella può fare, già li feci io: ma innanzi ai fatti, ed alle loro necessarie conseguenze, non c'è cristi che tenga!!. E' impossibile che l'autore non faccia atto di presenza a Berlino, Vienna e Londra, le tre pietre angolari dell'edificio estero!.. sarebbe un danno grave all'opera!. Bisognava, ripeto, non pensare all'estero!- ma lei non era di questo parere, e probabilmente ebbe ragione: io ero d'opposto parere e probabilmente avevo torto.
Le confermo che Tito parte oggi: da Berlino le telegraferà, perché Ella vadi a momento opportuno senza perdere tempo prezioso. Ma le confesso che ove avessi potuto supporre che l'autore giudicasse superflua la di lui presenza, non lascierei nemmeno partire Tito, che anche noi abbiamo impegni non pochi, senza dire che la di lui assenza è per me causa di maggiori occupazioni.
Mi mandi presto ottime notizie loro = cordialissimi saluti e cordialissima stretta di mano dal Suo Affmo
Giulio Ricordi