
Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giulio Ricordi a Giacomo Puccini
Milano
Ricordi Giulio (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Giacosa Giuseppe (soggetto menzionato)
Illica Luigi (soggetto menzionato)
Puccini Bonturi Elvira (soggetto menzionato)
Trascrizione
Milano 8 Luglio 1896.
Carissimo Puccini.
Torre del Lago.
Finalmente! finalmente! finalmente!.. spedisco ora un pizzico di 1° Atto: Giacosa mi promise assai preso il rimanente, che dice più facile a farsi.
Fosse di parola!...ma temo di no – in ogni modo non lo lascio tranquillo.
Vedrà che, poco restringendo, venne conservata salda l'anima scenica: Giacosa desidera non passare i 300 versi; avendo confrontato parecchi buoni libretti, trova che già è un numero rispettabile per un atto.
E' probabile che occorra o qualche variante, o che anche ella innesti qualche altro versi d'Illica: ma questo lo può far lei nel corso del lavoro, che oramai l'Imperatore è abilissimo per queste cose = e parleremo poi coordinare il Duetto ad opera finita, come si fece per la Bohème: le raccomando conservare il copione che le spedisco, che sarà la vera guida per tutto.
Ed ora fuoco alla macchina!... qui si parrà la tua nobilitate!!-
Si decide la Sa Elvira per Levico?...io v'andrò presto, fra il 15 od il 20 corr.
Cordialissimi saluti - dal sempre Aff. suo
Giulio Ricordi