
Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giulio Ricordi a Giacomo Puccini
Milano
Ricordi Giulio (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Giacosa Giuseppe (soggetto menzionato)
Trascrizione
2.7.96
Caris.° Puccini
Quanto a Giacosa le confermo la mia d’jeri.
Infatti si parlò di Firenze, in autunno, ma con progetto molto vago; promesse di gran compagnia sì, ma non un elenco completo di esecutori. A me non conviene, ora: sia perché la stagione d’autunno è poco buona, ed allora si devono sentire i piagnistei degli impresari – sia perché la riproduzione così vicina della Bohème, non è utile né finanziariamente, né artisticamente, perché, con parola volgare ma espressiva, così si svaccano le opere, e null’altro!- La Bohème non ha bisogno di questo per fare il suo giro = e vi sarà sempre tempo di fare a Firenze una stagione addirittura Imperiale, anziché dogale. Non si lasci illudere dai roboanti progetti degli impresari, i quali tirano l’acqua al loro mulino, e nulla più; basta fare un colpetto, una bella retata!.
E siccome mi pare ch’Ella non possa essere scontento dei viaggi circolari di Manon, né di quelli che ora inizia la Bohème, così stia tranquillo, e si fidi del Corriere-dirigente i viaggi suddetti.
Non so ancora quando andrà a Levico, volendo prima vedere a posto vari progetti di spettacoli in bollitura.
Riferendomi a quanto le scrissi jeri, mi fa molta specie che non vengano ordinati alla S.a Elvira i bagni di Levico, che mi sembrano assolutamente indicati. La salute innanzi tutto!!...che una volta perduta, non v’è danaro per riacquistarla!.
Una cordialissima stretta di mano a tutti.
Aff. Suo
Giulio Ricordi