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Lettera di Giacomo Puccini a Giulio Ricordi

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  • Corrispondenza
  • Lettera
  • italiano

s.l.


Trascrizione    

Carissimo Sig Giulio[r]

È giorno di festa per me quando ricevo le sue carissime lettere. L'ultima poi (colla notizia della sua prossima venuta) è stata accolta con gioja generale -

Quando verrà troverà pronta partitura riduzione piano canto e piano solo -

L'Illica[r] può essere utile per tagliare ancora il (mi pare) ancor troppo lungo 4° atto - e poi a dirla schietta mi sento stanco e l'atto più rapido è meglio per me e credo anche per il pubblico.

Bene dunque venga anche Illica - Ella avvisi per tempo la sua venuta perché qui la posta ritarda e poi potrei essere via di qui perché sono sempre in attesa dell'invito venatorio del marchese Ginori[r], il quale (l'invito) si fa troppo aspettare. Sono stufo, stufissimo di questa villeggiatura, di questa villa, di questo paese impossibile - Penso al mio Torre del Lago[r] continuamente! ma quest'altro anno mi rifaccio per dio!

dunque aspettando la visita sua carissima e ripulendo il 3° atto e pensando al 4° si passa il tempo che ci manca alla sua venuta

Fosca[r] ringrazia anticipatamente per il pezzettino - 

Elvira[r], Togn[r], bene e inviano tanti saluti -

Io assaporando la bramosia di presto vederla mi dico

suo aff

GPuccini

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