Contenuto / Corrispondenza
Lettera di Giulio Ricordi a Giacomo Puccini
Milano
Ricordi Giulio (mittente)
Puccini Giacomo (destinatario)
Borucchia Ettore (soggetto menzionato)
Wilmant Tieste (soggetto menzionato)
Gorga Evan (soggetto menzionato)
Trascrizione
12 del 96.
Caris.mo Puccini.
La ringrazio delle interessanti notizie che mi da. Volontieri farò una corsa a Torino: ma fra tre giorni, o quattro, prima essendomi impossibile, dovendo preparare una procura importante, che poi richiede la mia firma innanzi al notajo.
Ella ha tutte le ragioni di volere una buona esecuzione: però siccome nessun autore ha raggiunto l'esecuzione ideale d'un proprio lavoro, cosi bisogna saper destreggiare ed ottenere il meglio che è possibile.
Sono sorpreso di quanto mi dice del Wilmant: badi che vi sono artisti che fino a quando non sanno le note a menadito, non riescono a dare alcuna espressione = può darsi, del resto, che al Wilmant non stia affatto la parte: ed in tal caso bisognerà provvedere..... benché al momeno non sappia come.
Mi stupisce che Gorga cresca: l'ho udito non una, ma sei o sette volte, sempre intonato. vuol dire che, o era poco preso da timore, o non è ancora completamente guarito, ciò che sarebbe un guaio serio.
Quanto alle scene, mi pare aver dato le istruzioni chiare: c'è infatto un balconcino a sinistra, assai avanti, ma ciò è fatto espressamente, per collocarvi alcune mamme e bambini, al momento della ritirata, onde poter udire le voci: vedrò dunque di presenza.
Appena, appena mi sarà possibile farò costi una gita e non ho bisogno dirle con quale piacere e quale interesse.
Pel basso, vi sarebbe Borucchia: non ve ne sono altri!!.. a questo siamo ridotti in fatto di cantanti.
A rivederla dunque in breve: anticipo una cordiale stretta di mano.
di Lei Aff.mo
Giulio Ricordi